Questo nuovo programma nasce dalla voglia di seguire il filone storico-culturale della cristianità copta in Etiopia. La scelta, quindi, di partire da Axum per finire con i monasteri sul Lago Tana ci permetterà di seguire un ordine cronologico di scoperte, avvenimenti, e credi che ci aiuteranno a meglio comprendere questo paese che è considerato il cuore dell’Africa.
Iniziamo dal primo Regno, quello axumita, che raggiunse il suo massimo splendore nel periodo che va - continua -
Questo nuovo programma nasce dalla voglia di seguire il filone storico-culturale della cristianità copta in Etiopia. La scelta, quindi, di partire da Axum per finire con i monasteri sul Lago Tana ci permetterà di seguire un ordine cronologico di scoperte, avvenimenti, e credi che ci aiuteranno a meglio comprendere questo paese che è considerato il cuore dell’Africa.
Iniziamo dal primo Regno, quello axumita, che raggiunse il suo massimo splendore nel periodo che va dal 100 all’800 d.C quando diventerà il più potente impero compreso tra quello romano e quello persiano. Axum infatti è considerata città-culla del Cristianesimo copto e città-sacra che conserva, nel mistero, il doppio segreto delle sue origini e della mitica “Arca dell’Alleanza”. Le stele di Axum ci parlano, ci raccontano di epiche imprese e dello raffinato stile di vita dei nobili.
Lalibela, la città nata dal sogno. La leggenda racconta che le chiese vennero scavate e scolpite durante la vita del re sacro dal quale il posto prende il nome. Il re Lalibela appunto, passò tre giorni e tre notti in estasi. L’angelo del Signore gli rivelò i segreti dei cieli. Secondo la volontà di Dio, “Alzati – gli disse – va, costruisci delle chiese dove i peccatori troveranno la salvezza”. Un tempo fiorente capitale di una dinastia medievale, Lalibela col passare dei secoli si è ridotta alle dimensioni di un villaggio. Qui, molti secoli fa è stata plasmata una segreta meraviglia, da molti considerata l’ottava meraviglia del mondo. Scopriremo la squisita religiosità delle chiese rupestri di Lalibela.
La cultura, che ha trovato la sua migliore espressione nella città di Gondar, fondamentale centro di insegnamento religioso e di produzione artistica. Gondar è certamente , sotto il profilo storico, una delle città più importanti dell’Etiopia. Una città che nacque in un turbolento periodo; la presenza dei portoghesi nei primi anni del 1600 influenzò talmente tanto l’imperatore Susenyos che, convertitosi al Cattolicesimo, impose a tutti il credo cattolico dichiarandolo religione ufficiale. Dopo anni particolarmente difficili Susenyos abdicò in favore del figlio Fasiledes il quale ristabilì il credo ortodosso e decise di costruire una nuova capitale. Gondar rimase capitale d’Etiopia per oltre 250 anni!
E ancora il Nilo Azzurro e le antiche chiese sul lago Tana, accerchiato da alti monti, luogo di richiamo per i devoti e deposito di trascendenti opere d’arte… è il luogo pulsante dell’antica civiltà degli altipiani. Veri gioielli architettonici si nascondono sui rigogliosi isolotti del lago, dove anziani preti ci sveleranno i loro segreti. - chiudi -